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HIDROGEST E L’AUMENTO OCCULTATO

Tutti gli abitanti dell’Isola si sono ritrovati un aumento nell’ultima bolletta dell’acqua che va dal 5 al 15% (in base al tipo di utenza) per un contratto mai sottoscritto. La scelta è stata fatta “d’ufficio” in base a una decisione d’imperio dell’attuale CdA della società con una discutibile applicazione del principio di correttezza contrattuale.
Capiamo le difficoltà di Hidrogest, ma ce n’era proprio bisogno di un aumento sottaciuto?

L’alibi si chiama contratto “SalvaSorprese”, ovvero una forma assicurativa che copre eventuali perdite a valle del contatore. Soluzione utile solo a chi non tiene monitorati i propri consumi.
Ma perchè non avvisare gli utenti obbligandone invece il pagamento anche a chi non ne ha bisogno?
E soprattutto, perché imporre un costo opzionale ribaltando sull’utente finale l’onere di chiedere poi il rimborso?

Questa è un’azione aggravata dal fatto che molti utenti potrebbero pagare senza accorgersene, in buona fede, generando un introito che potrebbe addirittura reputarsi illecito!

I Sindaci militanti della Lega Nord prontamente denunciano la scorrettezza nella costruzione della fattura nonostante alcuni esponenti del PD locale – con un assalto su Hidrogest perpetuato in modo spudorato – siano riusciti a escludere alcuni comuni dagli organi di controllo.
È infatti cosa risaputa che la gestione d’Hidrogest è sempre stata un alternarsi di luci (poche) e ombre (troppe).
Trattandosi di una società partecipata dai Comuni e gestita con soldi pubblici ci aspettiamo il massimo della trasparenza e correttezza perché ogni singola scelta adottata deve avere l’unica finalità del servizio pubblico e non politico.

 

 

Hidrogest

Lettera aperta a tutti i contribuenti di Hidrogest

La presente lettera è rivolta a tutti gli utenti di Hidrogest dell’Isola bergamasca e della Val San Martino.

Durante gli ultimi mesi l’isola è stata assaltata da incontri e volantini sulla distribuzione dell’acqua pubblica sul nostro territorio e oggi, a giochi quasi fatti, stiamo assistendo alla bassezza della politica moderna.

Vi parlo da “sognatore politico”, ovvero un giovane ingenuo che spera ancora di potersi rendere utile tramite l’unico strumento democratico che, seppur scadente, la Repubblica Italiana ancora ci concede di usare con tanta magnanimità.

Non mi dilungo su tutto quanto accaduto da Settembre 2013 a oggi per pudore, perché poco ci allontaniamo da ciò che accade nei meandri dei seggi parlamentari romani.

Coloro che si sono affermate come associazioni “apartitiche” o rappresentanti che non sarebbero stati al servizio di “certa politica”, vi hanno preso ancora una volta per il naso. Sul giudizio potrei anche sbagliarmi, per carità, ma se così non fosse devono essere proprio cascati in un bel tranello!

In breve, tutto il trambusto che vi è stato propinato ha avuto la sola finalità di nominare in una società pubblica un nuovo Amministratore Delegato del PD locale nonostante tante dichiarazioni d’integrità e di vesti stracciate da parte loro.
Ruolo pagato circa 43’000€ lordi all’anno che muove lavori da milioni e milioni di euro da assegnare ad aziende private, nonché la gestione politica della rete sui Comuni soci.

Inoltre è lo stesso PD che prima diceva “guai-a-trattare-con-Uniacque” e oggi invece si dice “aperto-al-dialogo”!
E non cerchino scuse con “il tavolo delle regole chiuso da Pirovano a Dicembre”! Questa non è una storia di pochi mesi, ma di oltre 3 anni!

Ormai i cittadini onesti hanno le mani legate e non ci resta quindi che rassegnarci e augurarci che il PD gestisca in modo corretto e imparziale tutte le cadreghe pubbliche che sta okkupando (occhio, il PD c’è ma non si vede! Spesso si nasconde dietro finte civiche o finti professionisti e quando meno te lo aspetti…. Taaaaac! Ti danno il benservito).
Poltrone sulle quali da oltre 15 anni stanno campando ormai troppe persone la cui unica qualità è l’abilità di inventarsi nuove poltrone e di restarvi attaccati ben saldi.La Lega Nord che rappresento a livello locale e i Sindaci che hanno scelto di aderire al movimento saranno sempre vigili nonostante lo strapotere del PD i cui rappresentanti sono spesso politici (o politicanti?) di professione.In conclusione, gentile Sig. Militante del PD Marco Donadoni, per il bene dei bergamaschi le auguro di svolgere ottimamente la gestione della nostra (di tutti noi contribuenti) Hidrogest e che finalmente la scelta del futuro delle società pubbliche venga fatta direttamente dagli organi preposti (assemblea dei soci, ecc…) senza escamotage o distorsioni della realtà.Buon lavoro a lei e tanti auguri a noi contribuenti,
Tullio Angioletti
Lega Nord Isola de Bèrghem e Àl San Martì
PD-Hidrogest
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Addio alla casetta del latte?

Dopo molti anni di onorato sevizio, la casetta del latte di Curno è stata chiusa e rimossa. Il Comune ha spiegato che la chiusura è stata causata dallo scarso utilizzo e dai frequenti atti vandalici. E’ notizia di questi giorni che, a breve, l’amministrazione comunale allestirà la casetta dell’acqua. E’ stata scelta a tale scopo l’area del parcheggio adiacente il plesso scolastico di via De Amicis. Ci domandiamo perché, alla luce di questo abbandono, non possa essere utilizzata l’area ora libera nei pressi del mercato: è centrale, illuminata e dispone di un ampio parcheggio. Da ultimo, cosa ancor più importante, il comune risparmierebbe il cospicuo denaro necessario per predisporre il basamento e i collegamenti elettrici. Restiamo in attesa di sapere come il Comune si comporterà.

TullioProfilo

HELP! “Ci scippano… le poltrone!”

In un momento come questo, dove la crisi economica e il carico fiscale fanno sentire i più gravi effetti sulla cittadinanza, la polemica legata alla sentenza del Tar di fine Gennaio, che stabilisce che anche Hidrogest dovrà confluire in un gestore unico provinciale, appare stucchevole nonché pretestuosa, poiché fuorviante agli occhi del cittadino. Ci disgusta come la suddetta sentenza, che di fatto obbliga tutte le società interamente pubbliche della provincia a confluire in un gestore unico, sia stata utilizzata per gettare fumo negli occhi del cittadino, con l’unico scopo di mantenere interessi meramente personali.

 

Nulla o poco corrisponde al vero di quanto diffuso sui media negli ultimi mesi.

Infatti, con l’impossibilità normativa di Hidrogest di adeguare le tariffe e con un debito consolidato di 32 milioni di euro (tutto sempre mediaticamente e convenientemente sottaciuto dalla società) lo scenario che si prefigura non lascia alcuna prospettiva, né per quanto riguarda gli investimenti, né per ciò che concerne gli interventi di ordinaria manutenzione senza un adeguamento delle tariffe. Tant’è  vero che l’aumento delle tariffe é già  previsto da Hidrogest per far fronte al futuro piano di investimenti ma la società è impossibilitata perché non conforme alla normativa da ben tre anni.

 

Ai contribuenti dell’Isola non importa nulla del destino del CdA, ma pretendono che il servizio efficiente di Hidrogest continui nel futuro, qualunque sia la prospettiva che la legge c’impone.

Che il destino delle poltrone di Hidrogest comprometta una discussione propositiva e capace d’imporsi per far valere le ragioni dei cittadini è decisamente preoccupante, soprattutto dopo il fallimento del CdA nel rispettare il mandato esplicito dell’assemblea dei Sindaci di voler valutare le alternative prospettate.

 

Assistiamo invece da mesi ad assemblee pubbliche di parte e iniziative sospette nelle quali la verità viene stravolta e non porta a nessun contributo costruttivo. Questo è un atteggiamento irresponsabile che manipola l’opinione pubblica con manovre che non fanno altro che ledere il futuro servizio idrico nell’isola.

Le famiglie e le imprese dell’isola meritano più rispetto. Auspichiamo che l’attuale CdA scaduto la smetta con battaglie personali di interesse lasciando ai Sindaci il compito di favorire un passaggio al gestore unico pretendendo le migliori condizioni in termini di investimento per l’Isola Bergamasca.

Il segretario Isola Bergamasca e Val San Martino – Lega Nord

Tullio angioletti