Da L’EcoDiBergamo del 27/06/2014
Archivio tag: isola
VIENI CON NOI! Firma per i tuoi diritti!
Su www.vieniafirmare.org troverai tutte le info sui 5 Referendum da firmare:
- abolizione legge Fornero (pensioni)
- abolizione legge Merlin (prostituzione)
- abolizione legge Mancino (che limita la libertà d’espressione)
- abolizione legge apertura concorsi pubblici agli stranieri
- abolizione delle prefetture
I GAZEBO:
Ambivere Piazza mercato Domenica 30 marzo dalle 08.00 alle 12.30
Bonate Sopra Piazza Vittorio EmanueleDomenica 30 marzo dalle 08.00 alle 12.30
Bonate Sopra – Ghiaie Piazza LocatelliSabato 29 marzo dalle 14.00 alle 17.00
Bonate Sotto Piazzale mercato Sabato 29 marzo dalle 08.00 alle 12.30
Bonate Sotto Largo ai caduti delle guerre Domenica 30 marzo dalle 08.00 alle 12.30
Brembate Sopra Piazza della chiesaDomenica 30 marzo dalle 08.00 alle 12.30
Brembate Sotto Via Vittorio VenetoDomenica 30 marzo dalle 08.00 alle 12.30
Calusco d’Adda Area mercatoSabato 29 marzo dalle 08.00 alle 12.30
Capriate S.G. Via Vittorio VenetoSabato 29 marzo dalle 08.00 alle 12.30
Caprino Bergamasco Piazza Martiri della libertà Sabato 29 marzo dalle 14.00 alle 17.00
Carvico Via Verdi Domenica 30 marzodalle 08.00 alle 12.30
Chignolo d’Isola Piazza Giovanni XXIIIDomenica 30 marzo dalle 08.00 alle 12.30
Cisano Bergamasco Piazza Martiri Libertà Domenica 30 marzodalle 08.00 alle 12.30
Curno Piazza Papa Giovanni XXIII Domenica 30 marzo dalle 09.00 alle 13.00
Madone Piazza dei vignali Sabato 29 marzo dalle 08.00 alle 12.30
Madone Piazza San Giovanni Domenica 30 dalle 08.00 alle 12.30
Mapello Piazza Dordo Domenica 30 dalle 08.00 alle 12.30
Medolago Piazza Marcoli Domenica 30 marzo dalle 08.00 alle 12.30
Mozzo Piazza Trieste Domenica 30 marzo dalle 08.00 alle 12.30
Ponte San Pietro Piazza San Pietro e Paolo Domenica 30 marzo dalle 08.00 alle 12.30
Pontida Via Lecco Domenica 30 marzodalle 08.00 alle 12.30
Presezzo Via Vittorio Veneto Domenica 30 marzo dalle 08.00 alle 12.30
Solza Piazza San Giorgio Domenica 30 marzo dalle 08.00 alle 12.30
Sotto il Monte Piazza San GiovanniDomenica 30 marzo dalle 08.00 alle 12.30
Suisio Via de Amicis domenica 30 marzo dalle 08.00 alle 12.30
Terno d’Isola Piazza 7 martiri Sabato 29 marzo dalle 08.00 alle 12.30
Terno d’Isola Piazza 7 martiriDomenica 30 marzo dalle 08.00 alle 12.30
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NO ALLA MOSCHEA A BONATE SOTTO
Nel 2013 il Comune di Bonate Sotto ha acquistato l’ex Casa Centrale Enel situata alle porte del grande Parco Brembo per realizzare la sede Museale del PLIS con aule didattiche e ambientali a servizio delle scuole e dei cittadini.
I precedenti proprietari UCI (Unione Comunità Islamiche) volevano realizzare un centro culturale Islamico, tradotto: una“Moschea“!
L’amministrazione Comunale ha preferito salvaguardare l’area del parco e la sua zona, con una struttura a servizio dei ragazzi e famiglie, espropriando l’immobile per finalità pubbliche ambientali che più si confanno alla struttura situata alle porte di una delle più grandi aree verdi naturali dell’Isola.
Curioso e triste l’atteggiamento del gruppo di opposizione che, a parole, sosteneva l’esproprio ma con numerosi tentennamenti durante le votazioni!
Avanzando futili scuse e ovvietà per i progetti successivi all’acquisto hanno sostenuto gli atti preliminari ma hanno votato contrario all’acquisizione dell’immobile preferendo di fatto il centro culturale per la Comunità Islamica (Moschea).
Posizioni ambigue e strumentali perchè, secondo loro, è fondamentale decidere la posizione delle pareti ancora prima di acquistare l’immobile e, ciliegina sulla torta, spacciando poi gli atti preliminari con l’atto definitivo d’acquisto!
Forse la minoranza avrebbe gioito nell’avere una possibile moschea abusiva alle porte del Parco Brembo sotto un’amministrazione leghista.
Peggio di Tafazzi!
Oggi invece il progetto prosegue tanto che sono già stati trovati i fondi per mettere a norma la struttura! Azione dopo la quale sarà possibile predisporre la struttura per:
- sede museale del PLIS per le scuole dell’Isola
- aule didattiche
- spazi a disposizione delle associazioni
- spazi fruibili dagli utenti del parco
Gazebo a Presezzo
HELP! “Ci scippano… le poltrone!”
In un momento come questo, dove la crisi economica e il carico fiscale fanno sentire i più gravi effetti sulla cittadinanza, la polemica legata alla sentenza del Tar di fine Gennaio, che stabilisce che anche Hidrogest dovrà confluire in un gestore unico provinciale, appare stucchevole nonché pretestuosa, poiché fuorviante agli occhi del cittadino. Ci disgusta come la suddetta sentenza, che di fatto obbliga tutte le società interamente pubbliche della provincia a confluire in un gestore unico, sia stata utilizzata per gettare fumo negli occhi del cittadino, con l’unico scopo di mantenere interessi meramente personali.
Nulla o poco corrisponde al vero di quanto diffuso sui media negli ultimi mesi.
Infatti, con l’impossibilità normativa di Hidrogest di adeguare le tariffe e con un debito consolidato di 32 milioni di euro (tutto sempre mediaticamente e convenientemente sottaciuto dalla società) lo scenario che si prefigura non lascia alcuna prospettiva, né per quanto riguarda gli investimenti, né per ciò che concerne gli interventi di ordinaria manutenzione senza un adeguamento delle tariffe. Tant’è vero che l’aumento delle tariffe é già previsto da Hidrogest per far fronte al futuro piano di investimenti ma la società è impossibilitata perché non conforme alla normativa da ben tre anni.
Ai contribuenti dell’Isola non importa nulla del destino del CdA, ma pretendono che il servizio efficiente di Hidrogest continui nel futuro, qualunque sia la prospettiva che la legge c’impone.
Che il destino delle poltrone di Hidrogest comprometta una discussione propositiva e capace d’imporsi per far valere le ragioni dei cittadini è decisamente preoccupante, soprattutto dopo il fallimento del CdA nel rispettare il mandato esplicito dell’assemblea dei Sindaci di voler valutare le alternative prospettate.
Assistiamo invece da mesi ad assemblee pubbliche di parte e iniziative sospette nelle quali la verità viene stravolta e non porta a nessun contributo costruttivo. Questo è un atteggiamento irresponsabile che manipola l’opinione pubblica con manovre che non fanno altro che ledere il futuro servizio idrico nell’isola.
Le famiglie e le imprese dell’isola meritano più rispetto. Auspichiamo che l’attuale CdA scaduto la smetta con battaglie personali di interesse lasciando ai Sindaci il compito di favorire un passaggio al gestore unico pretendendo le migliori condizioni in termini di investimento per l’Isola Bergamasca.
Il segretario Isola Bergamasca e Val San Martino – Lega Nord
Tullio angioletti
Invito pubblico al Consiglio di Amministrazione della società Hidrogest spa
In questi giorni si fa un gran parlare nell’Isola Bergamasca della questione “acqua pubblica” con riferimento alla recente sentenza del TAR Brescia che di fatto obbligherebbe la società Hidrogest spa a confluire nella società Uniacque spa.
Premesso che l’acqua, essendo “pubblica”, continua a rimanere tale, qualunque società, sia di livello locale che di livello provinciale gestisca il servizio idrico, ma è indubbio che il passaggio (o meno) di tale servizio da un gestore ad un altro debba essere attentamente valutato.
Innanzitutto esiste una normativa di riferimento alla quale è necessario attenersi, ed il TAR sembra aver indicato tale obbligo, ma esiste anche la necessità da parte delle società pubbliche di fare l’interesse pubblico.
A mio avviso, in questo caso, l’interesse pubblico l’avevano indicato i sindaci bergamaschi che nella quasi totalità hanno aderito all’ATO prima, ed hanno costituito poi la società Uniacque, affinché gestisse il servizio idrico integrato dell’intera provincia.
Sempre a mio avviso, Hidrogest avrebbe dovuto impegnarsi affinché la creazione di un’unica società provinciale avvenisse con il proprio contributo, garantendo la professionalità e capacità del proprio personale, valorizzando la buona gestione e lo stato di efficienza della rete che nel tempo ha realizzato, e non opponendosi a prescindere, quasi a voler difendere esclusivamente il proprio orticello.
Premesse a parte, ho colto con favorevole sorpresa l’invito a partecipare ad un’assemblea straordinaria che la società Unica Servizi spa (che controlla Hidrogest spa) ha esteso, oltre che ai comuni soci, anche al presidente di Hidrogest spa, al Consiglio di Sorveglianza, al Consiglio di Gestione, ed ai sindaci soci di Hidrogest ma non di Unica (come il sottoscritto)
Oggetto dell’assemblea di sabato prossimo, è una discussione in merito alla citata sentenza del TAR e un incontro tra Hidrogest ed Uniacque per l’apertura di un tavolo di trattativa unione delle due società.
Con mio grande disappunto, oggi, il presidente di Hidrogest, comunica che per “..impegni precedentemente assunti,“ ne lui ne altri del Consiglio di Amministrazione potranno presenziare alla assemblea, ma saranno disponibili “.. ad un ulteriore confronto nelle sedi opportune.”
Ma come, per anni la battaglia principale del Consiglio di Amministrazione di Hidrogest è stata “resistere” “resistere” “resistere”, e adesso che la società potrebbe essere costretta a chiudere e i soci vorrebbero capire bene cosa è successo e pianificare il futuro, non è possibile avere un confronto per “..impegni precedentemente assunti,“??
Ma quali altri impegni ci possono essere di più urgenti, importanti e non rimandabili che impediscono al CDA di essere presente di sabato mattina, per confrontarsi con i propri soci, quei soci sempre lusingati, quando faceva comodo, con “..siete voi sindaci, i proprietari della società”.
Bene, penso che i “proprietari della società” abbiano il diritto di pretendere che il Consiglio di Amministrazione sabato sia presente, e il CDA dovrebbe sentire il dovere di esserci, non fosse altro che per rassicurare che in questi anni non ha preso in giro i cittadini che i sindaci rappresentano.
Nella speranza di incontrarci sabato 1 marzo, cordialità
Il sindaco di Pontida
Pierguido Vanalli