Il giorno 8 novembre 2013 il consiglio comunale di Curno ha “brillantemente” approvato il regolamento per la concessione della cittadinanza onoraria e benemerita. I destinatari di questo provvedimento, a Curno, sono ragazzi stranieri non in possesso della cittadinanza italiana, che abbiano compiuto in Italia il ciclo di studi obbligatorio. Come mai questa scelta politica? A che finalità è stata introdotta questa regola? In Consiglio Comunale il provvedimento è stato accolto all’unanimità, con voto favorevole anche del nostro consigliere Paolo Cavagna. Abbiamo così evitato la strumentalizzazione del voto da parte della sinistra,
dato che sono stati coinvolti come destinatari dell’iniziativa solo ignari ragazzi che frequentano le scuole del paese. L’inutilità del provvedimento, sottolineato anche dalla maggioranza stessa nel giornalino comunale, lascia presagire un disegno ben più ampio e strumentalizzato (si legge testualmente: “il Consiglio comunale all’unanimità ha deciso di consegnare loro una simbolica “cittadinanza onoraria” che non ha nessun valore anagrafico, non cambia la loro carta di identità…”). Dopo ricerca scopriamo che in Italia i comuni che
si sono adoperati per la cittadinanza onoraria sono quasi 200 (su circa 8100) e sono ovviamente, in schiacciante maggioranza, governati da politici del Partito Democratico.
Scopriamo poi che dietro a tutto questo c’è il nome del ministro dell’integrazione Cécile Kyenge, tristemente noto per la sua propaganda politica pro ius soli. (Lo jus soli, in latino “diritto del suolo”, è un’espressione giuridica che indica l’acquisizione della cittadinanza come conseguenza del fatto giuridico di essere nati nel territorio dello Stato, qualunque sia la cittadinanza posseduta dai genitori). Dobbiamo quindi immaginare che questo tipo di provvedimento non abbia nessuna utilità, né pratica né teorica, per i ragazzi stranieri di Curno, ma sia solo un metodo subdolo per portare avanti a livello politico la diffusione di un sentimento pro ius soli, una delle proposte di legge più assurde che il nostro governo abbia mai deciso di portare avanti. In regime di ius soli, se un extracomunitario irregolare
dovesse far nascere un figlio sul territorio italiano, questo avrebbe in automatico la cittadinanza italiana. Il giorno successivo i genitori otterrebbero senza problemi il permesso di soggiorno e, con il ricongiungimento familiare, a breve arriverebbero anche i nonni con relativa pensione di sostentamento erogata dallo stato italiano. I ragazzi stranieri a Curno sono adeguatamente integrati, hanno diritti e doveri identici a chi ha la cittadinanza e sono tutelati e difesi in tutte le sedi, mai discriminati. Piuttosto è proprio questa iniziativa che li riconosce come diversi e li fa sentire tali, premiandoli con una cittadinanza che loro non hanno mai voluto ne richiesto. Tutto fatto solo per un pugno di voti! Curno Oltre condanna, al pari della Lega Nord, l’uso politico di questa fantomatica concessione di cittadinanza onoraria, organizzata solo per mere motivazioni elettorali in base a specifico diktat del
PD nazionale, speculando sull’innocenza di bambini extracomunitari già peraltro integrati nella realtà socio-assistenziale e scolastica di Curno.
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