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I sindaci Bergamaschi incontrano Maroni

tratto da ASCA

 

Legge stabilita’: Maroni, chiedero’ a Letta di intervenire su vincoli Ue

20 Novembre 2013 – 17:29

(ASCA) – Milano, 20 nov – ”Il Governo si impegni a cancellare il Patto di stabilita’, per consentire ai sindaci virtuosi e ai Comuni che hanno le risorse di poterle spendere per investimenti”. A sollecitarlo e’ il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, che domani, in occasione dell’incontro che avra’ con Enrico Letta a Milano, portera’ al premier ”il documento approvato dall’assemblea dei sindaci due settimane fa a Bergamo, dove viene chiesto con molta chiarezza di intervenire subito sui vincoli imposti dalla Ue. E’ una posizione – evidenzia Maroni – che condivido pienamente e, come Regione, in aggiunta a quanto avanzato dai sindaci, chiedero’ a Palazzo Chigi di dare attuazione a una norma gia’ approvata e contenuta nella Legge di stabilita’ 2012, che prevede la regionalizzazione del Patto di stabilita”’.
La Lombardia, ha proseguito il presidente, ”e’ pronta a fare una sperimentazione. La riforma del patto puo’ iniziare gia’ a gennaio dell’anno prossimo. Basta che il Governo lo voglia ed entro la fine di novembre emani quei decreti previsti dalla legge che ci consentono di partire. E’ una richiesta che ho gia’ fatto al ministro Graziano Delrio e che domani rinnovero’ al presidente del Consiglio. Qui davvero ‘volere e’ potere’: se il Governo vuole, non c’e’ bisogno di fare una nuova legge, ma basta fare i decreti attuativi di una norma gia’ in essere.
Cosi’ – ha concluso Maroni – da gennaio la Lombardia potrebbe negoziare il Patto di stabilita’ regionale con il Governo e poi, al proprio interno, applicare quei criteri di virtuosita’ e flessibilita’ che i Comuni chiedono”.

Tutti i candidati al Congresso Federale

Matteo Salvini, milanese doc, classe 1973, padre di Federico, 10 anni, e Mirta, 6 mesi, è iscritto alla Lega Nord dal 1990. Il suo curriculum politico lo vede Responsabile del Gruppo Giovani di Milano dal 1994 al 1997 e poi, dal 1998 al 2004, Segretario Provinciale della Lega Nord Milano. Dal 1993 al 2013 è stato Consigliere Comunale a Milano anche se, a Palazzo Marino, ci vorrebbe tornare puntando più in alto. Nel frattempo è stato eletto al Parlamento Europeo, dove siede dal 2009, ed è diventato il Segretario Nazionale della Lega Lombarda. Diplomato al Liceo classico, ha abbandonato la Facoltà di Storia a pochi esami dalla laurea ma è diventato giornalista professionista. Chi non lo ha seguito dalle pagine de laPadania o nelle dirette di Radio Padania, della quale è direttore dal 1999? Sulla sua pagina Facebook, alla voce “Dicono di lui” si legge: “Sfegatato tifoso milanista; appassionato di politica, lingue locali e tortellini di zucca”.

Umberto Bossi, fondatore della Lega Lombarda il 12 aprile 1984, e della Lega Nord per l’Indipendenza della Padania nel 1989, deve il suo incontro con le idee autonomiste e federaliste a un casuale incontro con l’Union Valdôtaine, movimento autonomista della Valle d’Aosta, incontro che cambiò non soltanto la sua vita. È stato eletto per la prima volta al Senato nel 1987 e a ciò si deve il fatto che ancora oggi è soprannominato il Senatùr.
Dal 1992 ha ricoperto per sei volte la carica di deputato, per quattro volte quella di parlamentare europeo. Ministro per le Riforme Istituzionali e la Devoluzione nel Governo Berlusconi.
A lui si devono i “punti fermi” della Lega: da Pontida a Venezia, dal Parlamento del Nord, alla scelta del Va’Pensiero di Verdi come inno della Lega, dalla bandiera col Sole delle Alpi alla nascita dei mezzi di comunicazione, come il quotidiano laPadania, Radio Padania e TelePadania. Ed è Bossi a portare la Lega alle elezioni politiche del 1996 da sola, senza alleati, con un risultato che segnerà una svolta.

Avvocato, Manes Bernardini, nato nel 1972 a Casalecchio di Reno (Bo) è Consigliere Regionale del Carroccio in Emilia Romagna e Consigliere Comunale a Bologna. A soli 19 anni, nel 1991, entra nella Lega Nord e l’anno dopo diventa segretario della sezione di Casalecchio di Reno e poi Segretario della circoscrizione Appennino. Nel 1998, candidatosi sindaco a Porretta Terme, diventa il primo consigliere comunale della Lega in provincia di Bologna e nel 2009 riesce a portare la bandiera della Lega a Palazzo d’Accursio, sede del Comune di Bologna. Nel frattempo ricopre la carica di Segretario Provinciale (2006- 2008) e Segretario cittadino (2006 – 2010) .Attualmente è il Capo dipartimento “Sicurezza e Immigrazione” della Segreteria Politica della Lega.

Giacomo Stucchi è nato a Bergamo nel 1969 ed è iscritto alla Lega Lombarda – Lega Nord Padania dal 1987. Socio fondatore della Sezione Lega Nord- Lega Lombarda di Verdello, dove risiede, è stato Consigliere Provinciale di Bergamo, più volte Deputato della Lega Nord e membro di diverse Commissioni, dagli Affari Costituzionali alle Politiche dell’Unione Europea, oltre che segretario di Presidenza della Camera dei Deputati. Da marzo 2013 è Senatore e Segretario di Presidenza del Senato della Repubblica dal 21, mentre da giugno ha assunto l’incarico di Presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (COPASIR)

Nato il 24 Maggio 1976 a Busto Arsizio (VA), Roberto Stefanazzi si è avvicinato alla Lega Nord nel 1993; tre anni dopo si è tesserato al movimento diventando Co-fondatore e coordinatore del “Grupp Giuin Galarà-Movimento Giovani Padani GGG-MGP”. Collabora poi con il Coordinamento Federale Linguistico M.G.P, entra nel Coordinamento Provinciale M.G.P. “Varesòtt” e diventa membro della “Guardia Nazionale Padana – Compagnia provinciale di Vares”. Attualmente è Consigliere Comunale e Capogruppo al Consiglio Comunale di Vizzòla-Castelnoa/Vizzola Ticino (VA) Appassionato di araldica, storia locale, storia e cultura dei popoli “senza Stato”, federalismo, autonomia e autodeterminazione dei popoli, collabora con diverse riviste.

Da LaPadania

E ci risiamo!

Da RischioCalcolato

Al link sopracitato trovate tutti i dettagli del furto perpetrato e da decenni denunciato.

“SALDI PROCAPITE: OGNI LOMBARDO CEDE AL RESTO D’ITALIA QUASI 6.000 EURO, NEL MEZZOGIORNO OGNI CITTADINO RICEVE IN MEDIA TRA 3.000 E 4.000 EURO DI SPESA PUBBLICA IN PIU’ DELLE TASSE CHE PAGA

Il Nord presenta un residuo fiscale attivo di quasi 3.500 Euro pro-capite, l’Italia centrale 700, il Mezzogiorno un passivo di oltre 3.000 euro a testa.”

Da “Scenari economici”: Esclusivo – Evasione Fiscale: stima nel 2012 di ogni Regione Italiana e degli Stati Europei

Riportiamo un articolo di un blog economico che non è di certo vicino alla Lega Nord e che mostra le differenze territoriali europee e sopratutto nella penisola a dimostrazione che solo una CONFEDERAZIONE può avere la forma per salvarci!

Link a ScenariEconomici

Un amico m’ha chiesto di fare un post che chiarisca il livello d’evasione fiscale nelle varie regioni italiane e nei varie paesi europei, e m’ha pregato di fare qualcosa di semplice e comprensibile ai piu’.

L’operazione non e’ banale: esistono tanti studi (vedi riferimenti) sui paesi europei, e sulle varie regioni italiane, ma divergono tra loro tra anni di valutazione, nella base di calcolo (evasione calcolata su base imponibile o su PIL) e nella valutazione del PIL (nel PIL normalmente si calcola anche il sommerso classico, ma non il sommerso criminale).

Ho incrociato tutti gli studi disponibili, armonizzandoli per periodo e criterio, ed ho efferto 2 letture di stima dell’evasione fiscale.

STIMA DELL’EVASIONE FISCALE (SOMMERSO) NEL 2012 RISPETTO AL PIL

In pratica si evidenzia il PIL sommerso (trattasi di base imponibile sottratta al fisco, gia’ conteggiata internazionalmente nelle stime del PIL stesso). Si badi che a partire dagli anni novanta gli istituti di statistica dei paesi OCSE includono l’economia sommersa nel PIL, inteso come produzione legale di cui la pubblica amministrazione non è a conoscenza a causa di evasione fiscale e contributiva, di elusione della normativa del lavoro (non osservanza delle clausole sociali e di sicurezza, quali salario minimo, numero di ore di lavoro, ecc.), del mancato rispetto di norme amministrative (es. quelle che disciplinano la compatibilità tra attività produttive e contesto ambientale).

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STIMA DELL’EVASIONE FISCALE (SOMMERSO+ECONOMIA CRIMINALE) NEL 2012 RISPETTO AL PIL

Come detto le stime internazionali del PIL includono l’economia sommersa, ma non includono l’economia illegale (o criminale) che si riferisce alle attività esercitate in violazione delle norme penali (es. traffico di stupefacenti), ma anche alle attività di per sé legali ma che non sono tali se esercitate senza adeguata autorizzazione o competenza (es. contrabbando, usura, pratica della professione medica).
La tabella di seguito fa una stima complessiva dell’evasione fiscale, includendo sia l’economia sommersa che l’economia criminale.

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Conclusioni: al di la’ di come lo si legge (con o senza attivita’ criminali), il sommerso e’ una significativa componente dell’economia mondiale, presente anche nelle nazioni OCSE avanzate. In Europa il sommerso e’ minore nelle economia del centro e nord europa, e maggiore nelle economie mediterranee e dell’europa dell’est. L’Italia nel complesso ha un sommerso maggiore rispetto alla media Europea. Ma in Italia vivono realta’ diverse: il Nord Italia vede il sommerso con un peso inferiore alla media europea, con la Lombardia addirittura perfettamente in linea con nazioni come la Francia e la Germania. Nel mezzogiorno d’Italia il sommerso pesa circa il doppio della media europea rispetto al PIL; considerando che la componente del PIL legata al “Pubblico” e’ nel Mezzogiorno significativa, e’ facile comprendere che nell’economia “privata” il sommerso e’ di dimensione realmente considerevole.

Analogie indipendentiste

Seguono due divertenti vignette dei cugini Scozzesi che il 18 Settembre 2014 voteranno un referendum per l’indipendenza dal Regno Unito

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“Questo è tuo figlio. Questa è l’eridità dell’unità”

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“Questo è il motivo per il quale noi vogliamo la Scozia nel Regno Unito!”

Bergamo virtuosa e Roma taglia!

Ed ecco che l’università di Bergamo viene riconosciuta come ente virtuoso, quindi in grado di gestirsi in modo efficace.

Roma ne riconosce le grande capacità e TAGLIA i finanziamenti a vantaggio di quelle università-covo di parassiti perché incapaci di sostenere le loro inefficienza!

LOMBARDI, non illudetevi. Questa non è una guerra dei leghisti, qui è in gioco il futuro della NOSTRA comunità, quindi dei nostri figli e nipoti!

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