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FESTA LEGA NORD A BONATE SOPRA

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Giovedì 15 inizia alla grande la festa della Lega Nord sezione Bonate Sopra con la presentazione della lista Lega Nord alle amministrative 2014 capitanata dal candidato sindaco Massimo Ferraris con il Governatore di Regione Lombardia Roberto Maroni nonché con numerosi esponenti di spicco che nella 4 giorni si susseguirà fino alla conclusione di domenica 18 maggio.
Conclusione alla quale, come ormai da tradizione, sarà possibile assistere a uno degli spettacoli pirotecnici più belli dell’anno.

Tra i numerosi esponenti che parteciperanno avremo l’onore di avere il candidato alle europee nonché segretario provinciale Daniele Belotti, i senatori Stucchi e Nunziante, il deputato Invernizzi, il capogruppo Lega Nord in Regione Lombardia Massimiliano Romeo, l’assessore Regionale all’ambiente Claudia Terzi, i consiglieri regionali Anelli e Saita e il conduttore di Radio Padania Sammy Varin.

Bergamo: Universitari Padani con Maroni

E’ attesa per domani – giovedì 5 dicembre – la visita del governatore della Regione Lombardia Roberto Maroni a Bergamo, dove si terrà una seduta straordinario della giunta regionale presso la sede dell’Università cittadina.

“È un ottimo segnale, simbolo di quanto è vicina Regione Lombardia al territorio della nostra provincia e ai nostri giovani – dichiara Matteo Villa, coordinatore del Movimento Universitario Padano di Bergamo. Sono numerose le azioni che il presidente Maroni ha realizzato sin ora per agevolare il percorso di formazione scolastica e professionale di noi giovani: pensiamo, ad esempio, all’azzeramento dell’Irap per le start up innovative oppure agli stanziamenti per il rilancio del trasporto locale e per l’edilizia scolastica per quasi 1 miliardo di Euro. Purtroppo lo Stato centrale ci riserva un’attenzione ben diversa, fatta di tagli alle Università meritevoli, come il nostro Ateneo che investe riducendo il debito e di finanziamenti per l’imprenditoria… in Marocco!”.

“Domani ringrazieremo il governatore Roberto Maroni che, convocando la giunta nella nostra università, non solo rende onore al nostro Ateneo e ai risultati ottenuti dal rettore Paleari ma da un segnale di vicinanza ed ascolto ai problemi dei giovani studenti lombardi” – conclude Villa.

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I sindaci Bergamaschi incontrano Maroni

tratto da ASCA

 

Legge stabilita’: Maroni, chiedero’ a Letta di intervenire su vincoli Ue

20 Novembre 2013 – 17:29

(ASCA) – Milano, 20 nov – ”Il Governo si impegni a cancellare il Patto di stabilita’, per consentire ai sindaci virtuosi e ai Comuni che hanno le risorse di poterle spendere per investimenti”. A sollecitarlo e’ il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, che domani, in occasione dell’incontro che avra’ con Enrico Letta a Milano, portera’ al premier ”il documento approvato dall’assemblea dei sindaci due settimane fa a Bergamo, dove viene chiesto con molta chiarezza di intervenire subito sui vincoli imposti dalla Ue. E’ una posizione – evidenzia Maroni – che condivido pienamente e, come Regione, in aggiunta a quanto avanzato dai sindaci, chiedero’ a Palazzo Chigi di dare attuazione a una norma gia’ approvata e contenuta nella Legge di stabilita’ 2012, che prevede la regionalizzazione del Patto di stabilita”’.
La Lombardia, ha proseguito il presidente, ”e’ pronta a fare una sperimentazione. La riforma del patto puo’ iniziare gia’ a gennaio dell’anno prossimo. Basta che il Governo lo voglia ed entro la fine di novembre emani quei decreti previsti dalla legge che ci consentono di partire. E’ una richiesta che ho gia’ fatto al ministro Graziano Delrio e che domani rinnovero’ al presidente del Consiglio. Qui davvero ‘volere e’ potere’: se il Governo vuole, non c’e’ bisogno di fare una nuova legge, ma basta fare i decreti attuativi di una norma gia’ in essere.
Cosi’ – ha concluso Maroni – da gennaio la Lombardia potrebbe negoziare il Patto di stabilita’ regionale con il Governo e poi, al proprio interno, applicare quei criteri di virtuosita’ e flessibilita’ che i Comuni chiedono”.

La MacroRegione prende forma!

Con tutte le difficoltà legislative e di coordinamento di un territorio vasto come la Padania, i tre governatori di Piemonte, Lombardia e Veneto alzano la voce contro i parassiti:

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14:12 ANSA/ Patto salute e costi standard, il 6 Conferenza Regioni
Regioni nord minacciano uscita da Conferenza.
Nodo riparto Fondo
(ANSA) – ROMA, 4 NOV – Riparte mercoledì 6 novembre, fin dal primo pomeriggio, il confronto tra i presidenti delle Regioni, in seduta riservata, sul nuovo Patto per la salute che, inevitabilmente, finirà per riguardare anche il riparto del Fondo sanitario nazionale da 109,9 miliardi di euro per il 2014.

La scorsa settimana l’attenzione dei governatori si era concentrata sull’attuazione dei costi standard in sanità. Principio accettato da tutte le Regioni, ma il punto di scontro si era acceso su quando introdurli: fin dal 2013 o a partire dal 2014?. Per la prima ipotesi spingono i presidenti di Lombardia, Piemonte e Veneto, Maroni, Cota e Zaia, che hanno minacciato l’uscita dalla Conferenza delle Regioni se i costi standard non saranno introdotti subito. “Se non ci ascoltano – ha detto anche ieri il governatore del Piemonte, Roberto Cota – ci chiediamo che senso abbia rimanere nella Conferenza delle Regioni”. Ed oggi ha ribadito: “I costi standard smascherano chi usa la sanità come centro di potere e vanno applicati subito”.

La definizione dei costi standard, oltre ad essere fondamentale per la sigla del nuovo Patto della salute, determinerebbe anche una diversa distribuzione delle risorse del riparto del Fondo sanitario nazionale, per il quale si usa tradizionalmente, invece, il criterio della spesa storica. Per il riparto, le Regioni del sud chiedono invece l’introduzione di nuovi criteri, come quello della deprivazione, ovvero delle condizioni di salute legate all’indice di povertà, e – ed è una novità – anche delle condizioni ambientali, che determinano peggiori condizioni di vita e conseguenti malattie nelle popolazioni. La questione costi standard potrebbe trasformarsi in un motivo di attrito con il Governo visto che i governatori sono intenzionati a chiedere una modifica legislativa – già nella legge di stabilità – al Dlgs 69/2011. Vorrebbero, insomma, tenere i costi standard fuori dal “Patto”.

All’attenzione dei governatori ci sono anche tutti gli altri punti oggetto del lavoro dei 10 tavoli tecnici istituiti prima dell’estate dal ministero della Salute: cure primarie, assistenza ospedaliera, formazione, farmaci, integrazione socio-sanitaria, mobilità e tariffe, rapporti servizio sanitario-università ed edilizia sanitaria.

Tra i nodi più importanti, resta in piedi l’ipotesi di arrivare a 3,7 posti letto ogni mille abitanti, con un taglio potenziale di 14 mila posti letti complessivi per acuti. L’altro tavolo di lavoro importante riguarda il gruppo di lavoro sui farmaci, rendendo più efficiente la spesa, con la revisione del prontuario e l’individuazione dei prezzi di riferimento. (ANSA).

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