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TARES: Pontida non ci sta!

da Giornale di Bergamo

“La confusione iniziata dal precedente Governo Monti e poi avvallata dall’ultimo esecutivo Letta, ha creato un caos normativo senza precedenti, giocando ancora una volta sulle spalle dei comuni cittadini”. Queste le dichiarazioni di Pierguido Vanalli, sindaco del Comune di Pontida nonché Deputato Lega Nord nella precedente legislatura, commentando la recente discussione sulla tassa sui rifiuti TARES che sostituisce la precedente TARSU.
“Di fronte all’ennesimo problema creato dal Governo centrale, che provocherà notevoli aumenti delle tasse comunali, ho voluto salvaguardare i miei cittadini da un altro salasso artificiosamente architettato per indurre confusione e giustificare gli attacchi alle autonomie locali”.
“Nonostante il caos normativo iniziato con il decreto “Salva Italia” e proseguito con il Dl 102/2013, – spiega Vanalli – mi sono convinto della possibilità di un’interpretazione estensiva in favore dei miei cittadini che respinge l’applicazione della TARES di cui all’art. 14 del Dl 201/2011 applicando, invece, integralmente la precedente disciplina della TARSU”.
“Questo comporterà conseguenze positive, in particolare un momento di difficoltà economica che sta colpendo tutte le categorie e le famiglie dei nostri territori. L’effetto sarà uno solo: nessun aumento sulla tassa dei rifiuti nel nostro territorio comunale andando così in netta controtendenza rispetto a quello che è stato legiferato dai Governi Monti e Letta”.
“Il quesito formulato d’urgenza dal sottoscritto lo scorso settembre al Ministero delle Finanze, ha dato risposta affermativa. Il nostro Comune, come già in passato è stato fatto a proposito dell’IMU, ancora una volta si contraddistinguerà per una concreta difesa dei cittadini, delle rispettive famiglie e delle nostre imprese. Il risultato sarà che proseguendo in una logica di virtuosità amministrativa, non vi sarà alcun aumento relativo alla tassa dei rifiuti, esattamente come negli ultimi quattro esercizi a partire dal 2010. Ci troveremo solo costretti a far pagare 0,30 centesimi al mq. nel 2014 che rappresenta la quota governativa, gestita e prelevata direttamente dallo Stato e fuori da ogni nostro controllo”.
“Questa, – conclude Vanalli – è un’ulteriore dimostrazione di come si possa governare i territori con serietà, rigore, trasparenza, senza aumentare tasse e continuando a garantire in modo efficiente tutti i servizi essenziali. Il tutto, malgrado l’imposizione di cospicui tagli di bilancio, tre manovre finanziarie distruttive, una drammatica legge sulla spending review e vincoli sul patto di stabilità che hanno creato una situazione amministrativa senza precedenti

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I sindaci Bergamaschi incontrano Maroni

tratto da ASCA

 

Legge stabilita’: Maroni, chiedero’ a Letta di intervenire su vincoli Ue

20 Novembre 2013 – 17:29

(ASCA) – Milano, 20 nov – ”Il Governo si impegni a cancellare il Patto di stabilita’, per consentire ai sindaci virtuosi e ai Comuni che hanno le risorse di poterle spendere per investimenti”. A sollecitarlo e’ il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, che domani, in occasione dell’incontro che avra’ con Enrico Letta a Milano, portera’ al premier ”il documento approvato dall’assemblea dei sindaci due settimane fa a Bergamo, dove viene chiesto con molta chiarezza di intervenire subito sui vincoli imposti dalla Ue. E’ una posizione – evidenzia Maroni – che condivido pienamente e, come Regione, in aggiunta a quanto avanzato dai sindaci, chiedero’ a Palazzo Chigi di dare attuazione a una norma gia’ approvata e contenuta nella Legge di stabilita’ 2012, che prevede la regionalizzazione del Patto di stabilita”’.
La Lombardia, ha proseguito il presidente, ”e’ pronta a fare una sperimentazione. La riforma del patto puo’ iniziare gia’ a gennaio dell’anno prossimo. Basta che il Governo lo voglia ed entro la fine di novembre emani quei decreti previsti dalla legge che ci consentono di partire. E’ una richiesta che ho gia’ fatto al ministro Graziano Delrio e che domani rinnovero’ al presidente del Consiglio. Qui davvero ‘volere e’ potere’: se il Governo vuole, non c’e’ bisogno di fare una nuova legge, ma basta fare i decreti attuativi di una norma gia’ in essere.
Cosi’ – ha concluso Maroni – da gennaio la Lombardia potrebbe negoziare il Patto di stabilita’ regionale con il Governo e poi, al proprio interno, applicare quei criteri di virtuosita’ e flessibilita’ che i Comuni chiedono”.